
Suona la sveglia. Sono le 8. Cavolo, sono in ritardo!
E invece no…si lavora Smart!
La mia quotidiana routine, sveglia ore 6.20, bicicletta, treno ore 7.49, stazione Milano Domodossola, metro Lilla è stata messa in stand-by, congelata al giorno 24 febbraio 2020.
E’ iniziata una nuova tiritela quotidiana..niente gente puzzolente alle 8 di mattina, niente corse, niente caffè alla macchinetta con i colleghi. Si sta a casa, da soli, chiusi, lontani da tutti.

Le mie giornate ora partono più lentamente, sono meno frenetiche ma sicuramente sono intense e soprattutto colme di pensieri e di paure che fino a qualche settimana fa non avrebbero mai sfiorato la mia mente. Milano, la Lombardia, la famiglia lontana, le preoccupazioni loro che sono le mie. E’ tutto un po’ più difficile ma la vita continua, non si ferma, siamo tutti in Smart Working.

Quindi pc alla scrivania di casa, la sedia non è molto comoda…mettiamoci un cuscino! Si parte!Ed ecco che la normalità inizia intorno alle ore 9, dopo una bella colazione fatta con calma e dopo aver rifatto il letto. Non c’è bisogno di tacchi e trucco. Look furbo a prova di Skype call : pantaloni della tuta e camicia e maglioncino sopra. Tanto si vede solo il busto!!!Il lato positivo!E via..si risponde a decine di mail, ci si organizza con il collega che vive dall’altra parte di Milano e si lavora. Si lavora molto di più, senza distrazioni, senza continue telefonate, senza interruzioni…ma la pausa caffe delle 11 è sacra!

Non si salta mai la pausa caffè! Si ricomincia. Musica di sottofondo per riempire il silenzio.
Arriva la sera e devo dire che sono veramente stanca. E poi la gente pensa che chi lavora da casa non fa niente! Ma quando???
Mi ritengo fortunata. Posso passare le mie giornate di quarantena lavorando senza mettere a rischio la mia salute, riempiendo qualche ore con qualcosa che mi fa pensare a tutto tranne a quello che succede fuori da queste quattro mura.E’ difficile, è veramente difficile, dover cambiare tutto, rinunciare alle piccole cose che rendo le giornate speciali. Niente più passeggiata al parchetto in pausa pranzo, niente cazzeggio con i colleghi… Ma voglio vedere anche i lati positivi di tutta questa situazione..

Posso affermare che non mi mancano treno e metro!! Non sto spendendo un euro ( sono un po’ tirchia e questo è sicuramente un lato positivo!) . Vedo più mia nipote ora che prima che vivevo a 2 km da lei ( si ok, sono videochiamate ma comunque la vedo!) . Passo più tempo con il mio fidanzato..per me è positivo…per lui boh!! Ho più tempo per me, per riscoprirmi, per parlare. Tutto questo passerà, torneremo a prendere treni, metro, aerei, caffè con i colleghi, aperitivi il venerdi sera…
Voglio pensare che finalmente l’Italia capisca che lo Smart Working deve diventare IL MODO di lavorare, non deve essere visto come un’eccezione, deve essere la normalità. La qualità della vita cambierebbe! Già l’ambiete in qualche modo ci sta ringraziando!
Quando questo mese vi verrà data la busta paga, pensate a me..perchè in Smart Working si lavora. Eccome se si lavora!
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Mitica Chiara!!!
Ci manchi tanto ❤️
Dai, che quando riapriranno tutto non avrò più scuse per non venirti a trovare!
😘
davvero interessante la tua vita ai tempi del corona virus. noi siamo tappati in casa e facevamo già smart working prima quindi non ci cambia più di tanto
Ciao Sheila! Per me è davvero nuova l’esperienza dello Smart Working..diciamo che me la sto cavando! Peró mi manca l’ufficio….😅
Come libera professionista io sto vivendo appieno questo periodo immersa nello smartworking
💪🏻😉
E si anche io lavoro a distanza, abbiamo attuato la tanto parlata e discussa didattica a distanza ma ahime riconosco che le comunicazioni non sono limpide per via della connessione.
Ciao Amalia!! Penso che per la didattica a distanza purtroppo non siamo ancora pronti e attrezzati! Serve davvero uno sforzo enorme da parte di tutti per un cambiamento così profondo in tema di didattica. Speriamo che questa esperienza possa spingere verso l’innovazione in tutti i campi!
Anche la mia routine era quella. Treno per Milano, metropolitana, un pezzetto a piedi. La mia routine è stata fermata esattamente due settimane fa. Nei primi giorni ho lavorato davvero poco da casa, quindi stavo sempre in pigiama o tuta, adesso invece ho ripreso più a pieno ritmo, tra lavoro, conference call e nuove cose da fare. Anche il mio abbigliamento è leggermente cambiato e le mie abitudini di casa. Per fortuna devo dire, non ce la facevo più a guardare solo serie tv e leggere
Ma si Erika!! Siamo fortunate che riusciamo ad occupare il nostro tempo con qualcosa che non sia tv o pc. Torneremo alla solita routine..chissà quando ma ci torneremo💪🏻
in alcune realtà secondo me può essere una comodità poter lavorare da casa
Anche secondo me questo periodo farà capire che lo smart Working è da prendere assolutamente in considerazione anche perché in tempi normali lo trovo più rilassante. È vero Si lavora sempre però secondo me è lavorando a casa e comunque diverso.
Ti comprendo benissimo. Dopo aver preso le dovute misure, anch’io mi sono approcciata al lavoro di insegnante in modalità smart working. Certo, le cose sono un po’ diverse e forse ora lavoro ancora più di prima ma è necessario procedere così al momento. I vantaggi sono evidenti ma mi manca moltissimo il contatto umano.
Maria Domenica
Cara Mara, sono super d’accordo con te..è il contatto umano che ci manca! Stringiamo i denti 💪🏻
Mi è piaciuto molto il tuo racconto di quotidianità da smart working e si, anche secondo me si dovrebbe capire che come modo di lavorare è decisamente migliore per molti fattori. Ambiente compreso. Vero anche che i rapporti umani a pelle servono ma basterebbe trovare il giusto equilibrio secondo me. Io confido che diventi il nostro futuro e non solo quello dei paesi in cui già lo applicano. 🙂
Buona giornata
Luna
Ciao Luna! Ma infatti mi auguro veramente tanto tanto che questa modalità di lavoro non venga più vista male..spero che la società per la quale lavoro io, ad esempio, la estenda a tutti, non solo a pochi eletti! La nostra cultura lavorativa purtroppo è ancora legata all’orario di lavoro, al controllo dei lavoratori..non alla qualità del lavoro e della vita!
Ma ce la faremo!! 💪🏻
Sono assolutamente d’accordo. Mi auguro che le aziende lo capiscano!
Ho trovato una lettura piacevole e lungimirante, per il tema che hai proposto sullo smartworking. La nuova quotidianità prevede forme alternative di lavoro, indispensabile per poter attingere un guadagno che ci permette di vivere. Penso a tutti gli artigiani e commercianti il cui lavoro non può che svolgersi a contatto con il cliente, per via della natura della loro prestazione. Il momento che stiamo vivendo ci mette a dura prova, ma bisogna reagire e reinventarsi fin dove è possibile.
Saluti
Roberto
Complimenti per come stai reagendo a questo momento di crisi. Speriamo che passi il prima il prima possibile.
Ciao sarebbe bello passare dal lavoro in azienda a quello a casa molto comodo, chissà prima o poi succederà pure da noi
In questa orribile situazione stiamo imparando tante cose che sembravano impossibili da realizzare solo due mesi fa. Incredibile!